Le mete imperdibili del percorso arabo-normanno in Sicilia
L’itinerario arabo normanno in Sicilia nasce nel 2015, quando la commissione dell’UNESCO ha deciso di inserire nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, nove monumenti, siti a Palermo, Cefalù e Monreale, simbolo della cultura di tutto il Mediterraneo.
Queste nove straordinarie opere d’arte (di cui sette si trovano solo a Palermo) sono la testimonianza, ancora vivente, della combinazione tra le diverse culture allora presenti in Sicilia: quella araba, quella bizantina e quella normanna.
I 9 monumenti dell’itinerario arabo normanno
Per iniziare questo itinerario a nove tappe, la zona migliore dove alloggiare è Cefalù, meno caotica rispetto a Palermo e poco distante da Monreale e luogo nel quale si trova la prima tappa.
Il Residence Cala Grande Cefalù è, tra tutte, la struttura ideale dove soggiornare, per chiunque viaggi in coppia, in famiglia o tra amici, suggerita anche per la comoda possibilità di parcheggio gratuito, adatto a chi desidera fare un viaggio on the road nella provincia di Palermo.
La Cattedrale di Cefalù
La Cattedrale venne edificata grazie alla volontà di re Ruggero II nel 1131, in onore del Santissimo Salvatore e dei Santi Pietro e Paolo. Una volta dentro, si può ammirare il Cristo Pantocratore, raffigurato all’interno di un’abside dallo sfondo dorato, tipico dell’arte bizantina. Altra chicca della Cattedrale, è il suo bellissimo Chiostro, annesso al Duomo e abbellito da colonnine e capitelli istoriati.
La Cattedrale di Monreale
La Cattedrale di Monreale è il simbolo della città. Si mostra massiccia e imponente all’esterno e splendida al suo interno, grazie ai mosaici dorati che dominano dappertutto. Al centro, si trova anche qui il Cristo Pantocratore, insieme ad altre scene bibliche. La parte più bella della Cattedrale è il Chiostro, simile a quello di Cefalù e ispirato all’arte islamica, con i suoi colonnati e capitelli decorati tra i più belli del mondo.
La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio
Conosciuta anche come la Martorana di Palermo, originariamente era la cappella privata dell’ammiraglio Giorgio di Antiochia, personaggio molto vicino a Ruggero II. Il suo interno è ricco di mosaici bizantini, tra cui il più famoso che raffigura l’incoronazione di Ruggero II dalle mani di Gesù Cristo in persona.
Il Ponte dell’Ammiraglio
Anche questo monumento è legato al nome di Giorgio di Antiochia, il quale volle fortemente la costruzione di questo ponte per collegare la capitale del Regno di Sicilia alle terre che si trovavano oltre il fiume Oreto. Nel 1860, il ponte fu anche palcoscenico dello scontro sanguinario tra le truppe di Garibaldi e quelle borboniche.
La Chiesa di San Cataldo
La Chiesa di San Cataldo, nota per le sue particolari e iconiche cupole rosse, si ispira soprattutto all’arte islamica, sia all’interno sia all’esterno. Si tratta di un edificio religioso piuttosto sobrio, dalle pareti nude che esaltano ancora di più la sua architettura in stile romanico-occidentale. La sua notorietà si deve all’appartenenza all’antico ordine equestre medievale del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ancora esistente.
La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
San Giovanni degli Eremiti è un edificio che nasce dalle fondamenta di due strutture già esistenti: un monastero benedettino e una moschea. Si trova appena sotto le mura del Palazzo Reale ed è caratterizzato da cinque cupole rosse, posizionate ad altezze differenti.
La Cattedrale di Palermo
La Cattedrale di Palermo fu costruita per volere dell’arcivescovo Gualtiero Offamilio e consacrata nel 1185 circa. È la più grande cattedrale normanna dell’isola e al suo interno sono custodite le tombe reali degli antichi sovrani di Sicilia, dagli Altavilla agli Svevi.
Il Palazzo Reale e la Cappella Palatina
È più comunemente chiamato Palazzo dei Normanni ed è la più antica residenza reale di tutta Europa. Con l’arrivo dei normanni in Sicilia, a questo edificio – la cui prima costruzione risale alla dominazione araba – furono aggiunte quattro torri difensive, oggi andate per la maggior parte perdute. Ma la perla del Palazzo è sicuramente la nota Cappella Palatina, voluta da Ruggero II. È interamente rivestita da bellissimi mosaici dorati che raccontano storie dell’Antico Testamento. Proprio di fronte al mosaico principale e più famoso del Cristo Pantocratore, si sarebbe dovuto trovare il trono del re.
Il Palazzo della Zisa
Questo Palazzo, che unisce l’imponenza prettamente normanna all’eleganza prettamente araba, era la dimora estiva di re Ruggero II.
Uno degli ambienti meglio conservati al suo interno è l’aula della Fontana, ricca di mosaici e abbellita dalla fontana le cui acque rappresenterebbero, secondo la tradizione araba, il suono della voce di Dio. Dal 1991 il Palazzo ospita inoltre il Museo d’arte Islamica.