Le truffe ai turisti. Piccola guida per il viaggiatore

Le truffe ai turisti. Piccola guida per il viaggiatore

Marzo 11, 2019 Off di Francesco

Se siete viaggiatori provetti forse lo sapete già: l’inganno o la truffa per i turisti sono sempre dietro l’angolo, soprattutto in alcune mete. La cosa migliore è sempre esercitare la prudenza, non accettare aiuto non richiesto, evitare situazioni che ci sembrano strane.
Ecco un elenco delle principali truffe a danno dei viaggiatori, nei quali si rischia di incappare… appena arrivati a destinazione!

Le truffe delle persone gentili

Il bracciale dell’amicizia

Questo dono di sicuro lo avete ricevuto anche voi: sulle spiagge, nelle città europee nelle zone di maggior traffico di turisti… è fra i più comuni impicci che capitano ai turisti, in particolare se sono donne.
Si viene abbordati da un individuo sorridente, che si impossessa del nostro polso e ci lega un orribile nastrino di nessun valore, dicendo che è un regalo. Il bracciale dell’amicizia, a volte è pure accompagnato dalla storiella di esprimere un desiderio… ma quando ringraziamo, ci viene subito chiesto di pagare l’oggetto. Restituire l’oggetto sarà impossibile, e dovremo pagare.
Il consiglio: testa bassa, mani in tasca. Non degnare di un secondo sguardo chi ci sembra osservarci troppo amichevolmente. Ignorare e passare oltre è il solo modo per non essere il prossimo felice possessore di un bracciale dell’amicizia.

Hai perso questo?

Ce ne stiamo andando a passeggio per i fatti nostri lungo la strada, quando uno sconosciuto ci chiama e ci ferma. Ehi, hai perso questo? Ovviamente noi non abbiamo perso nulla, ma il truffatore ci mostra un oggetto, di solito un anello o altro gioiellino. Possiamo dire di no quanto vogliamo, ma lui vorrà una ricompensa per averci reso il prezioso gioiello. Alla mal parata, cercherà di vendercelo, a un prezzo scontatissimo.
Consiglio: una volta finiti nelle grinfie di questi truffatori, sarà difficile liberarsene, perciò la cosa migliore è tirare dritto e non fermarsi al loro primo richiamo, o accelerare il passo una volta che ci siamo resi conto che l’oggetto non è nostro. Bisogna batterli sul tempo e fuggire come gazzelle.

Hai le scarpe sporche!

Ancora una volta, dobbiamo guardarci dalle persone troppo amichevoli e premurose. “La truffa della cacca” è molto diffusa, specie nelle mete turistiche affollate.
Stiamo camminando tranquilli per i fatti nostri e veniamo richiamati da una persona gentilissima che ci averte che abbiamo pestato qualcosa, o che ci siamo macchiati. D’istinto, cercheremo di controllare il danno al nostro abbigliamento e questa persona cortese si offrirà di aiutarci. Ci chiniamo, guardiamo la scarpa, e mentre siamo distratti dall’operazione, il nostro portafoglio prenderà il volo con il nostro premuroso amico.
Consiglio: ringraziate e proseguite senza fermarvi. Tenete strette borse e oggetti preziosi, non fermatevi per nessun motivo con sconosciuti.

Amici amici

Se le donne sono bersagli facili per chi cerca di vendere oggetti non desiderati, i maschietti sono l’obbiettivo dei compagni di bevute. Vengono abbordati da amichevolissimi personaggi, o anche da avvenenti signorine, che offrono la loro compagnia per una serata allegra in un locale. Si mangia, si beve insieme… com’è bello trovare amici in vacanza!
Peccato che al momento di pagare il conto, l’amicizia sia già volata via, sparita prima di estrarre il portafogli. Se siete fortunati, il portafogli per pagare ce l’avete ancora, e ve la cavate col conto salatissimo della serata.
Consiglio: non parlate con gli sconosciuti. Specie se vi sembrano troppo, ma davvero troppo, amichevoli!

Aiuto aiuto!

Spesso le truffe si basano sulla certezza che il turista si rende disponibile in caso di difficoltà altrui. Così, mentre ce ne andiamo tranquilli, ci può capitare di vedere una donna che casa, inciampa, sviene… e noi subito ci offriremo di aiutarla. Ma attenzione, perché spesso la poveretta è accompagnata da complici, che vi aiuteranno a sostenerla e intanto che siete distratti vi libereranno di soldi e oggetti preziosi. E poi, spariranno con la donna, magicamente ripresa dalla caduta.

Danni e pagamenti: le richieste di denaro

Hai fatto danno, paga!

Il falso danno è una delle truffe più diffuse, declinata in modi diversi, ma il succo è sempre lo stesso.
Se siamo in vacanza al mare, niente di più facile che veniamo attratti dal noleggio di scooter e moto d’acqua. La prassi è lasciare un documento prima del noleggio, per poi recuperarlo dopo il pagamento.
E fin qui, tutto OK, salvo che al momento di riavere il nostro passaporto veniamo accusati d’aver danneggiato il mezzo e un risarcimento da salasso. Possiamo rifiutare, negare… ma non riavremo il nostro documento finché non avremo pagato. E se non abbiamo con noi la cifra richiesta (sai, in costume non è che ti porti dietro il patrimonio di famiglia), no problem, perché i truffatori saranno felici di accompagnarti al bancomat più vicino.
Variante della truffa: la macchina. Ti lanciano contro la tua vettura un oggetto, tu senti il botto e ti fermi. Salta fuori qualcuno che ti accusa di avergli danneggiato la bici, la moto, l’auto. E che devi subito pagare.
Consiglio: controlla bene il mezzo che prendi, prima di qualunque noleggio, segnalando PRIMA di partire qualunque danno già presente sul mezzo. E se sei in auto, avverti subito di voler continuare il confronto in presenza della polizia.

Il gentile lustrascarpe

Questa truffa è tipica a Istanbul. Arriva un lustrascarpe, ci supera e gli casca un pennello. Noi, turisti gentili e premurosi, lo raccogliamo e gli porgiamo l’oggetto.
Il lustrascarpe, grato, si offre di pulirci le scarpe, salvo poi chiedere pagamento per la prestazione.
Variante nostrana: il lavavetri!
Consiglio: fatevi i fatti vostri, non raccogliete pennelli!

Attenti al taxi!

Le truffe dei taxi sono in assoluto quelle più diffuse e costose nelle quali possiamo incappare.
Arrivare alla nostra meta significa quasi sempre doverci mettere nelle mani di qualcuno che ci conduca a destinazione, all’albergo o al luogo dove alloggeremo, ma questo trasporto è una delle fasi più delicate del nostro viaggio.
La prima e più comune truffa è quella del giro lungo: il tassista comincerà a prendere strade stradine e stradette, approfittandosi del fatto che non conosciamo il percorso. Magari l’albergo è dietro l’angolo, ma noi ci arriveremo dopo aver girato tutta la città e pagato di conseguenza.
Il tassametro rotto è un altro pezzo forte dei truffatori. Ci costringerà a pagare un conto da paura, sulla parola del nostro tassista.
L’amico dell’albergatore è un altro degli incontri più frequenti: il nostro tassista, una volta conosciuta la nostra destinazione, vorrà farci credere che l’albergo è chiuso, o esaurito, e che per fortuna lui conosce un posticino fantastico cove potremo soggiornare. Ovviamente, il nostro albergo è là che ci aspetta, ma noi verremo depistati dal suo amico, che lo ringrazierà con una bella mancia.
Le altre truffe dei tassisti sono ancora peggiori: il tassista, di solito falso, dopo averci depositati a destinazione, se ne andrà con le nostre valigie. E tanti saluti alla bella vacanza.
In Sud America è invece molto diffusa la truffa delle banconote false. Arriviamo a destinazione, ci viene chiesto di pagare, e noi porgiamo una banconota. Subito, il tassista ci informa che è falsa. A questo punto, ci verrà restituita, ma non la nostra: quella che ci verrà data sarà falsa sul serio. Noi pagheremo di nuovo, e questa volta andrà bene, così il tassista si sarà tenuto la prima e la seconda banconota, dopo averci rifilato quella falsa.
Consiglio: cercate di prendere i taxi nei parcheggi ufficiali, o ordinateli telefonicamente ai servizi. Se dovete fare un viaggio lungo, chiedete un preventivo o concordate il prezzo prima di partire. Contate i soldi ad alta voce quando pagate, tenete d’occhio il tassametro.

Il risciò

Non solo taxi pel le truffe: nei paesi asiatici c’è da stare attenti anche a risciò e tuk-tuk.
Noi ce ne andremo a passeggio per la città, dopo aver pattuito un bel giro con il nostro accompagnatore, ma quando saremo partiti, scopriremo che una delle soste non era prevista: siamo turisti, e dovremo comprare souvenir. Ci troveremo infatti davanti al negozio di un sarto o di un gioielliere, e non potremo andarcene se non dopo un acquisto.
Consiglio: occhio ai risciò troppo economici.!